giorno 44 - 3 ottobre 2006 
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Le previsioni danno proprio brutto per oggi a Crater Lake. Inizialmente avevano parlato di neve, ora si parla di pioggia e freddo. Non abbiamo comunque scelta: io parto domani per Boston. La foresta nazionale che costeggia i fiumi Steamboat e Umpqua non è affatto male, anzi mi diletta con paesaggi molto vari da pendii scoscesi ricoperti di musco a scorci dove il fiume è di una tortuosità quasi irreale. Sono alla guida mentre il maritino schiaccia un pisolo e di lì a poco scorgo un cartello che porta alle cascate Toketee e devio. Un sentiero nel bosco ci porta alla cascata, molto graziosa. Ne è valsa la pena.

Arriviamo a Crater Lake con cielo da coperto a molto nuvoloso e al primo punto di osservazione rimaniamo estasiati. Ce l'avevano descritto di un blu immenso, quasi come il mare di Stintino (Sardegna) ma ci vorrebbe il sole. È comunque molto particolare. La butto lì e dico a Petino "Non è certo un giorno ideale per un giro in bici, vero?". Invece, lui la prende sul serio e ci sta. A occhio la strada che lo circonda sarà circa 50 km, lui dice meno. Lo seguiamo in senso anti-orario per passare prima dall'ufficio turistico. Ahhhhh, dietro l'angolo ci aspetta una salita atroce, a gambe fredde. Proprio nel momento in cui ero pronta a gettare la spugna vedo la discesa e mi rianimo. 5 km di tornanti stretti, velocità massima 55 km/h. Divertente! Dall'ufficio turistico in poi, invece, è tutta una salita che più salita non si può - e fa sempre più freddo quindi ci fermiamo di meno per non battere i denti. 4 ore e rotte per completare un giro di 56 km. Ci siamo fermati diverse volte per fare lo foto, fare uno spuntino e tirare il fiato, ad ogni modo abbiamo sicuramente percorso 2/3 della strada in salita. Abbiamo chiuso il giro però e sono molto fiera di me stessa ma soprattutto di Petino che con il poco allenamento ce l'ha fatta (non senza lamentarsi ma ce l'ha fatta).

Usciamo dal parco verso l'imbrunire e il resto della strada verso Ashland sarebbe meglio che me lo scordi. Il nostro GPS non è in grado di distinguere le strade asfaltate da quelle di sola terra battuta e ci porta lungo 15 km di strade sterrate attraverso la foresta nazionale del fiume Rogue che sicuramente sarebbe molto bella da vedere di giorno. Ma con il buio e senza segnale del cellulare, se succede qualcosa siamo fritti! 4 ore per percorrere 120 km - abbiamo dovuto frenare di colpo per non investire un cerbiatto balzato fuori dal nulla e ne abbiamo visti almeno 8 pronti a mettersi sotto le ruote. Arriviamo ad Ashland verso le 21,30 appena in tempo per farci la doccia e, stanchi morti, andare a letto con un misero spuntino.

I colori dell'autunno lungo il fiume Steamboat.

Stesso fiume, dall'altra parte.

La cascata Tokatee.

Petino felice come una Pasqua dopo il suo pisolino.

Benvenuti a Crater Lake N.P.

Il deserto di pietra pomice.

Il lago Crater.

Il tronco stecchito di un albero.

Qua sorridevo: era l'inizio del giro in bici!

Panorama.

Si vede che stiamo proseguendo in tondo?.

Quel muraglione alto dietro l'isola è il nostro punto di partenza.

A metà di una salita una coppia di turisti canadesi si offre per farci la foto: non è colpa nostra se ci siamo dovuti fermare!

La roccia Nave fantasma, chiamata così perché sembra una nave che affonda. Questa roccia galleggia e si sposta impercettibilmente nel lago.

Anche con il cielo plumbeo l'acqua del lago è stupenda.

I raggi del sole che tentano di infiltrarsi.

Sono circa le 17,00.

Una volpe nel prato.
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